E’ ALESSANDRA INGUSCIO LA GIOVANE RICERCATRICE DELL’UNISALENTO CHE IL 23 DICEMBRE 2021 RICEVERA’ IL PREMIO ALLA RICERCA IN MEMORIA DI ALESSIA PALLARA

Alessandra Inguscio è una ricercatrice biomedica salentina con un’esperienza di oltre 10 anni nella ricerca traslazionale (in vivo ed in vitro) nel campo dell’immunologia e dell’oncologia.
Attualmente lavora presso il Laboratorio di Fisiologia, diretto dal Prof. Michele Maffia, laboratorio del Dipartimento di Eccellenza di Scienze e Tecnologie Biologiche ed Ambientali dell’Università del Salento. Inoltre è docente del corso di “Terapia Genica e Cellulari innovative” del Master universitario di II livello in Biomedicina Molecolare, presso la stessa Università. Precedentemente ha insegnato per quattro anni nei corsi integrati di “Chimica e Biochimica” e “Biologia Molecolare e Cellulare” della facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano.
È recentemente rientrata in Italia, dopo aver vissuto un periodo negli Stati Uniti, dove ha sviluppato un progetto di ricerca nel prestigioso Laboratorio di Cold Spring Harbor, New York. Gli studi, condotti utilizzando tecniche di imaging all’avanguardia e vettori innovativi non-immunogenici, hanno mirato a chiarire i meccanismi responsabili della resistenza del tumore pancreatico alle immunoterapie attualmente in uso, ed hanno posto le basi per lo sviluppo di uno studio clinico su pazienti, iniziato alla fine del 2020.
La dott.ssa Inguscio ha conseguito la laurea triennale a magistrale a pieni voti in Biotecnologie Mediche Molecolari e Cellulari presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. Durante il tirocinio, ha sviluppato un progetto sull’interazione di nanoparticelle con sistemi biologici in vivo, in collaborazione con il Centro per le Nanotecnologie Biomolecolari dell’Istituto Italiano di Tecnologia di Lecce, allora diretto dal Prof. Roberto Cingolani.
La sua esperienza in campo immuno-oncologico è iniziata durante il suo dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Milano. I suoi studi, condotti in collaborazione con l’Istituto Clinico Humanitas di Rozzano (MI), hanno portato all’identificazione, quale potenziale bersaglio terapeutico, di un microRNA rilevante per la progressione del linfoma diffuso a grandi cellule B. Queste ricerche le sono valse la pubblicazione a primo autore di un articolo scientifico sulla prestigiosa rivista Cell Death and Disease.
Ha poi proseguito il suo percorso di post dottorato presso l’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, dove nel laboratorio di Biologia Leucocitaria del Prof. Ruggero Pardi, si è focalizzata sullo studio dell’extravasazione dei neutrofili nei processi infiammatori.
Durante la sua carriera ha partecipato a numerosi congressi nazionali ed internazionali, con poster, seminari e presentazioni orali.





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